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RASSEGNA STAMPA

Un minuto di silenzio, prima delle lezioni

Contrarietà all’uso della guerra, vicinanza e solidarietà del Politecnico di Bari alla popolazione civile di Gaza

Bari, 19 settembre 2025 – Considerato il perdurare del conflitto in Palestina e il drammatico acuirsi dell’azione militare nella striscia di Gaza, dove un numero sempre più elevato di vittime innocenti, in particolare tra la popolazione civile, sta pagando un prezzo altissimo in termini di vite umane, sofferenze e privazioni, il Politecnico di Bari ritiene di non poter restare indifferente. Lo afferma una nota del Senato Accademico d’ateneo.

Nel solco dei principi sanciti dalla Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali – continua - e in coerenza con i valori che ispirano la missione educativa e civile dell’università, il Senato accademico a proposto a tutti i docenti del Politecnico di Bari di aprire la prima lezione di ciascun corso di studi per l’anno accademico 2025/2026 in programma dal prossimo lunedì, 22 settembre, con un minuto di silenzio.

Tale gesto simbolico intende rappresentare – sostiene il Senato Accademico - una ferma contrarietà all’uso della guerra come strumento politico, una testimonianza di vicinanza e solidarietà alla popolazione civile di Gaza, costretta a vivere in condizioni disumane e un richiamo all’importanza del ruolo delle istituzioni educative come custodi di memoria, coscienza e responsabilità collettiva.

Il minuto di silenzio potrà essere accompagnato, a discrezione del docente, da una breve riflessione sul valore della pace, e della dignità umana.

Comunicato stampa.

Nuove Tecnologie e Sistemi di Produzione, fondamentali nei progetti PNRR. La stampa 3d riscuote il maggior interesse scientifico. L’acceleratore IA

Altre tematiche di maggior interesse scientifico: progettazione, ottimizzazione ed ingegnerizzazione dei processi, studio trasformazione dei materiali per la fabbricazione di beni. Record di iscritti, 250 e memorie scientifiche, circa 100. L’Italia è il secondo paese manifatturiero d’Europa con il 14% del PIL. L’intervista.

Bari, 18 settembre 2025 – L’accademia ed il mondo dell’industria al Poliba per AITEM 2025, appuntamento scientifico biennale dell’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere XVII° edizione. E’ accaduto la scorsa settimana, dal 9 al 12 settembre, al Poliba. Si è trattato di un bis, dopo 24 anni e la V° edizione del 2001 che ha inteso sugellare la qualità dei contributi scientifici offerti dai ricercatori del Politecnico e della Puglia per la crescita del settore delle tecnologie manifatturiere.    
L’evento nazionale ha visto la partecipazione di oltre 250 studiosi e ricercatori per circa 100 relazioni già pubblicate su temi e ricerche dedicate alle tecnologie ed ai sistemi di produzione, oggi fondamentali nei progetti di ricerca PNRR per lo sviluppo del Paese. L’iniziativa ha onorato la memoria del prof. Attilio Alto, uomo di punta del mondo culturale Pugliese, primo Rettore del Politecnico. 
La XVII edizione di AITEM è stata curata dai proff. Luigi Maria Galantucci, Presidente onorario del Comitato organizzatore e Michele Dassisti, Coordinatore del Comitato organizzatore.
“Poliba Chronicle”, a conclusione dell’evento scientifico, ha incontrato il prof. Galantucci, Presidente onorario, docente di “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione” presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management. L’intervista sintetizza e offre una prospettiva ricca di spunti in un settore, quello delle tecnologie manifatturiere, in rapida evoluzione, condizionato e accelerato dalle potenzialità che offre una intelligenza artificiale sempre più spinta.           

Prof. Galantucci, quale bilancio si può trarre dal XVII Convegno dell’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere?
“Il bilancio è estremamente positivo per l’elevatissima qualità dei lavori scientifici presentati e perché questo Convegno ha costituito un luogo privilegiato di incontro e confronto fra gli studiosi italiani, e di collaborazione fra l’accademia ed il mondo dell’industria. Il Convegno ha battuto tutti i record di partecipazione in temini quantitativi come presenze e qualitativi come livello della produzione scientifica. Il contenuto dei lavori è stato già pubblicato in campo internazionale all’apertura del Convegno: si tratta di un libro, edito da Springer Nature, dedicato alle ricerche dei giovani ricercatori presentate in sessione plenaria e ai “White Papers” sulle tematiche emergenti; il secondo libro invece è stato pubblicato dall’editore Material Research Forum nella collana “Materials Research Proceedings”, e contiene le ricerche presentate nelle sessioni parallele e le tematiche Work in Progress”. 

Quali settori o applicazioni sono stati oggetto del Convegno? 
“L’Italia è il secondo paese manifatturiero d’Europa e la manifattura contribuisce con il 14% al nostro PIL. Il Convegno ha coperto le tecnologie di punta nei più importanti settori della manifattura: aerospazio, automobile, biomedicale, robotica, mobilità sostenibile e beni di consumo. Le tematiche più importati sono state sicuramente: Additive Manufacturing e Reverse Engineering; progettazione, ottimizzazione e industrializzazione dei processi; studio delle tecnologie di trasformazione dei materiali; tecnologie di assemblaggio, disassemblaggio ed economia circolare; ingegneria della qualità e metrologia industriale; sistemi manifatturieri e sostenibilità dei prodotti”.

Quali ambiti sono emersi con maggiori prospettive di sviluppo sulla base delle relazioni presentate?
“Il settore che oggi riscuote il maggior interesse nella ricerca scientifica in campo manifatturiero è senz’altro la Fabbricazione Additiva (stampa 3d) con le numerosissime tecnologie di trattamento, di monitoraggio e la crescente varietà di materiali trattabili, dai polimeri ai metalli, ai compositi rinforzati. In ordine di importanza a seguire vediamo la progettazione, ottimizzazione ed ingegnerizzazione dei processi, e quindi lo studio della trasformazione dei materiali ai fini della fabbricazione di beni”.

L’intelligenza artificiale, quale il suo ruolo in questo campo, e in quali settori soprattutto?
“L’Intelligenza Artificiale è stato uno dei temi di punta: abbiamo voluto dedicare il primo dei keynote offerti ai convegnisti a “La intelligenza artificiale per il futuro della ricerca”, tema trattato dal prof. Roberto Bellotti (Direttore Dipartimento Interuniversitario di Fisica, Università degli Studi di Bari - Aldo Moro – Politecnico di Bari); un altro keynote più tecnologico è stato incentrato su “Tecnologia Laser avanzata, automazione ed intelligenza artificiale per lo sviluppo delle tecnologie Additive per metallo”, offerto dall’ing. Paolo Calefati (Amministratore Delegato di Prima Additive S.r.l.), ma anche il terzo keynote, illustrato dal dott. Giuseppe Acierno (Presidente e Direttore Generale del Distretto Tecnologico Aerospaziale S.C. a r.l.) “Prospettive e sfide future dell'aerospazio: il caso Puglia” ha contenuto spunti legati alla AI. La nostra associazione scientifica AITEM ha inoltre attivato negli ultimi due anni degli specifici ‘Osservatori’, che hanno illustrato lo stato dell’arte sugli “Impatti dell'Intelligenza Artificiale nel settore manifatturiero” e sulla “Sostenibilità nei processi e nei sistemi manifatturieri”.

Il Politecnico di Bari nel campo delle tecnologie e della produzione come è collocato rispetto ad altre aree nazionali?
“Attualmente la nostra scuola di Tecnologie Manifatturiere può contare su 22 colleghi: nel Politecnico di Bari, nell’Università di Foggia ed in quella della Basilicata. E’ il 3° gruppo di tecnologi più numeroso in Italia, dopo gli altri due Politecnici, su di un totale di 41 Atenei italiani con 242 docenti del settore”.

La V edizione del Convegno AITEM si tenne a Bari, al Politecnico, 24 anni fa. Che significato assume questo ritorno al Poliba?
“Quando nella Assemblea di Brescia nel 1999, all’indomani della scomparsa del prof. Attilio Alto, unico Ordinario di Tecnologie, proponemmo di svolgere il V Convegno Scientifico biennale a Bari, per ricordare il prof. Alto, la risposta fu unanime, e sentimmo allora intorno a noi quel calore e quella amicizia che ci ha aiutati e stimolati in un momento molto triste e duro per la nostra scuola. 
La stessa sensibilità e calore l’abbiamo avvertita in risposta alla nostra proposta di tenere, 24 anni dopo, il XVII Convegno a Bari, alla soglia del mio commiato dal servizio attivo quale Professore Ordinario Decano di Tecnologie nel Politecnico di Bari”.

Il Politecnico di Bari che contributo offre al settore tecnologico in chiave di ricerca applicata e in che ambito?
“Il ruolo che ha la ricerca e lo studio nel campo delle Tecnologie Manifatturiere è ormai chiaro a tutti, in termini di importanza per l’innovazione, lo sviluppo e la crescita dell’industria e dell’economia, cioè del territorio. Il nostro Politecnico ha riconosciuto questo settore come uno di quelli più strategici, pensando spazi per l’insegnamento e la ricerca, e investendo importanti risorse in questa direzione. Siamo stati i primi a realizzare già dal 2000 un laboratorio di Additive Manufacturing e Reverse Engineering nel Sud, fra i primi in Italia, grazie ad un piano triennale di sviluppo 1998-2000, approvato dall’allora MURST. La scuola di “Tecnologie e Sistemi di Lavorazione” del Politecnico di Bari, ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti nazionali e internazionali, con una elevatissima qualità della produzione scientifica ed ha contribuito in modo significativo ad ottenere, per due volte il riconoscimento MUR per il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, quale Dipartimento di Eccellenza.

Una grande innovazione introdotta nel Convegno di Bari dal prof. Michele Dassisti, è stata una speciale sessione dedicata al ‘Companies Talk’ moderata da Franco Canna, giornalista. E’ stato un momento di confronto tra fornitori di tecnologie abilitanti e industrie manifatturiere, molte delle quali attivamente presenti nel territorio pugliese al fine di favorire e rafforzare la collaborazione fra enti di ricerca e industria sui temi che oggi più stanno interessando il settore manifatturiero, includendo smartness e sostenibilità”.

Il Convegno AITEM ha inteso onorare, come già accennato, la memoria del prof. Attilio Alto, professore di Tecnologie e Sistemi di Lavorazione, primo Rettore del Politecnico….
“Attilio Alto è stato un uomo eccezionale, aveva visione, carisma, allegria. Rettore di tre Università diverse: Università di Bari, Politecnico di Bari, Università di San Marino, fautore del concetto della Università a rete nel territorio, avviò i corsi universitari anche a Foggia e Taranto. A noi ha regalato un sogno, ha fondato il Politecnico di Bari, ed il compito di farlo crescere e diventare ciò che tutti oggi possono riconoscere. Ci ha lasciato il compito di trasformare quel sogno in realtà: una bellissima avventura ed una eredità sfidante. Possiamo affermare che tutto ciò che di positivo è stato realizzato in questi decenni nella scuola di tecnologia barese è frutto diretto o indiretto della lungimiranza del Prof. Alto: tutti noi ne siamo orgogliosi e riconoscenti!”

L’AITEM, in breve. L’Associazione Italiana delle Tecnologie Manifatturiere dal 1992 rappresenta il punto di riferimento culturale e professionale sulle tecnologie e sui processi di produzione innovativi per l’industria. Nata originariamente come associazione esclusivamente accademica si è evoluta e ha incluido la collaborazione con l’industria e l’attenzione ai ricercatori più giovani. La qualità della ricerca espressa, la riflessione continua sulla didattica erogata, l’attenzione maniacale per l’innovazione ne fa una delle associazioni scientifiche di riferimento operanti in Italia.Presidente, prof. Luca Settineri, Polito. www.aitem.org

Leonardo Legrottaglie.

Poliba, Riccardo Amirante eletto Presidente dell’Associazione Termotecnica Italiana

Bari, 16 settembre 2025 – Dopo 24 anni la Presidenza dell’ATI, storica e prestigiosa Associazione della Termotecnica Italiana, torna a Bari, al Politecnico.

Riccardo Amirante, ordinario di Macchine e Sistemi per l’Energia e l’Ambiente presso il Poliba, Dipartimento di Meccanica, Matematica, Management, è il nuovo Presidente per il triennio 2026-2028.

E’ stato eletto, per acclamazione a Benevento, in occasione dell’80° Congresso Nazionale dell’Associazione, tenutasi presso l’Università del Sannio.

Amirante, 56 anni, si propone nel solco profondo tracciato dall’impegno del prof. Umberto Ruggiero, Presidente generale dell’ATI dal 1993 al 2001 e successivamente, dal 2002, Presidente generale onorario. A tal riguardo dice, “non posso non ricordare l'azione lungimirante e appassionata del prof. Umberto Ruggiero, Rettore del Politecnico di Bari e Presidente ATI e considerare i suoi preziosi insegnamenti per continuare a rafforzare l'azione dell'Associazione, il dialogo tra università e industria, la valorizzazione dei giovani talenti, la promozione della ricerca di eccellenza e la sua ricaduta concreta sul sistema Paese”.

Aggiunge sulla prospettiva del suo mandato: “in un contesto storico in cui le questioni energetiche mondiali e nazionali sono sempre più determinanti, intendo rafforzare il contributo ai decisori politici con competenza anche attraverso gli strumenti consolidati come la prestigiosa rivista ‘La Termotecnica’, il Congresso annuale, l’azione dei presidenti delle sezioni regionali.

Il neo Presidente Amirante, succederà dal 1° gennaio 2026 al prof. Livio De Santoli dell’Università di Roma “La Sapienza”.

Comunicato stampa.

La Foresta Incantata, 14 opere in mostra, tra favola e ricerca, sul mondo litico

Bari, 15 settembre 2025 – Il Politecnico di Bari sarà presente alla 59° edizione del “Marmomac”, manifestazione internazionale dedicata alla pietra naturale: dal prodotto grezzo alla lavorazione più evoluta, sino all’espressione artistica.

L’evento, in programma a Verona dal 23 al 26 settembre, proporrà una sezione culturale “The Plus Theatre”, all’interno della quale sarà presente lo spazio “Marmomac Meets Academies” che sarà curato dal prof. Giuseppe Fallacara, ordinario in Progettazione Architettonica presso il Dipartimento ArCoD del Poliba.

Meets Academies porrà al centro del dibattito il tema della sperimentazione progettuale e costruttiva del materiale litico con il coinvolgimento di oltre 15 università, nazionali e internazionali, istituti di ricerca e aziende. L’iniziativa si tradurrà, come intero anno di lavoro Poliba, nella mostra “Fabula Litica: La Foresta Incantata”. Intesa come metafora della ricerca scientifica, cercherà di condurre il visitatore ad immergersi in un racconto fantastico, tra tradizione e innovazione. Il rapporto tra favola e ricerca scientifica può sembrare, a prima vista, molto distante. Entrambe però, rispondono al bisogno umano di conoscere, capire e dare un senso alla realtà. Le favole accendono la curiosità e l’immaginazione, che sono anche le basi della scoperta scientifica.

Più di venti, tra docenti e ricercatori di università italiane ed estere racconteranno la propria esperienza progettuale nel settore della pietra. Il gruppo di ricerca del Poliba, guidato da Fallacara, presenterà 14 opere litiche, realizzate con il contributo di aziende del territorio. Il cuore dell’installazione sarà una suggestiva scultura in pietra, ispirata al celebre Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, raffigurante una figura femminile che richiamerà la storia della Bella addormentata nel bosco. La Fanciulla velata sarà collocata sotto una maestosa struttura ad albero. Tre di questi alberi, imponenti e mutuamente intrecciati, simbolizzeranno un dialogo perpetuo tra le forme e materiali naturali e le tecniche costruttive emergenti. Realizzati in acciaio rivestito di sottile pietra radica, cavata nella città di Alberobello, la struttura arboriforme intenderà collegare i principi di innovazione e legame con la tradizione. Dinnanzi alla foresta litica sarà posto un “tappeto volante”, impreziosito di luminose decorazioni di onice e tanti oggetti fantastici frutto della ricerca e della sperimentazione costruttiva. La proposta Poliba vuole essere una fiaba scolpita, dove ogni dettaglio invita il visitatore a riflettere sul potenziale narrativo della pietra, capace di tramandare storie millenarie e ispirare scenari futuri.

Al Marmomac Meets Academies 2025, oltre ai prototipi litici, saranno protagonisti i giovani creativi, appartenenti alle scuole di Architettura, Industrial Design, Accademia delle Belle Arti e Ingegneria delle varie università italiane ed estere con i propri progetti per il mondo dell’architettura e del design.

La squadra del Poliba designers al Marmomac Meets Academies 2025: Giuseppe Fallacara, Sara D’Adamo, Maria Giovanna Pansini, Dario Costantino, Francesco Ciriello, Clara Rosa Romano, Marco Massafra, Adriana Valentini, Clelia Santovito.

Le aziende affiliate: Màrlux Marmi, Bianco Cave, FabLab Poliba, Vertico, Stilmarmo, B&Y, Mastropasqua Marmo, StilMarmo S.r.l., Tarricone Prefabbricati di Tarricone, Francesco, Gioia Marmi, Marlè, Germinario Marmi, Otnas Studio, Pimar Italian Limestone, Archi-Med.

I numeri del Marmomac 2025: 59ª edizione; 1.400 espositori; 54 Paesi; 13 padiglioni; 8 aree espositive.

Comunicato stampa.

Triennio 2025-2028, Mariagrazia Dotoli, Presidente della Società Italiana Docenti e Ricercatori in Automatica

Bari, 9 settembre 2025 - Mariagrazia Dotoli, docente ordinario di Automatica al Politecnico di Bari, è stata eletta Presidente della Società Italiana Docenti e Ricercatori in Automatica (SIDRA) per il prossimo triennio 2025-2028. Succede, dal 1° ottobre, al prof. Sauro Longhi dell’Università Politecnica delle Marche.

SIDRA, fondata nel 2006, rappresenta il punto di riferimento per i docenti e i ricercatori italiani del settore scientifico-disciplinare di Automatica (IINF/04). La società coordina le attività della comunità accademica italiana attraverso iniziative di ampio respiro: convegni, scuola di dottorato, formazione, attività di networking, premi per i giovani ricercatori. Negli anni ha contribuito a rendere più competitiva la ricerca italiana in un settore chiave per la transizione tecnologica, con ricadute su: mobilità, energia, robotica, città intelligenti.

L’elezione della prof.ssa Dotoli alla Presidenza di SIDRA è avvenuta nel corso dell’evento “Automatica.it 2025”, il tradizionale appuntamento nazionale che ogni anno riunisce la comunità italiana dell’automatica, tenutosi a Perugia-Assisi (3-5 settembre).

Insieme a Dotoli guideranno la società i consiglieri: Maide Bucolo (Università di Catania), Alberto Leva (Politecnico di Milano), Andrea Monteriù (Università Politecnica delle Marche), Lucia Pallottino (Università di Pisa).

Mariagrazia Dotoli ricopre già altri incarichi di rilievo nell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), la più grande associazione mondiale di ingegneria. E’ Vice President for Membership and Student Activities della IEEE Systems, Man, and Cybernetics Society e membro dell’Administrative Committee della IEEE Robotics and Automation Society.

Il suo curriculum scientifico annovera oltre 300 pubblicazioni e il riconoscimento di IEEE Fellow, una delle massime onorificenze nell’ingegneria. È Senior Editor di IEEE Transactions on Automation Science and Engineering. E’ stata Prorettrice alla ricerca presso il Poliba e fondatrice e coordinatrice del Dottorato di Ricerca Industria 4.0 e del Dottorato Nazionale di Ricerca Autonomous Systems.

La nomina di una docente del Poliba alla guida di SIDRA rappresenta un riconoscimento importante al ruolo che il Politecnico di Bari e la comunità scientifica pugliese hanno nel contribuire in maniera determinante alla crescita di un settore strategico per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile del Paese come quello dell’automatica.

Comunicato stampa.

Le nuove frontiere del magnetismo: farmacologia oncologica, nanodispositivi per il recupero dell’energia dispersa; intelligenza artificiale, ambiente green

Bari, 29 agosto 2025 – Ricerca scientifica e tecnologia si evolvono con una rapidità senza precedenti. Il magnetismo, branca della fisica che studia le capacità naturali o indotte di quei materiali (magneti) di attrarre o respingere materiali ferrosi, si distingue come un campo di ricerca in grado di offrire strumenti innovativi sia per migliorare la salute delle persone sia per affrontare le sfide della sostenibilità energetica e dell’intelligenza artificiale.

Nanoparticelle magnetiche possono essere usate in ambito biomedicale per veicolare farmaci in modo preciso o per attaccare e distruggere cellule tumorali; nanodispositivi magnetici possono servire non solo a recuperare energia termica, meccanica, o elettromagnetica dispersa (energy harvesting) favorendo la transizione verso un futuro “green”, ma anche per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) per la soluzione di problemi di ottimizzazione complessa (pianificazione di turni di lavoro, ottimizzazione delle rotte degli aerei, logistica aziendale, ecc..), grazie alle loro rapidità, non-volatilità ed efficienza.

Questo e altro, occuperanno la cinque giorni, dall’1 al 5 settembre prossimi, di “Trends in Magnetism 2025”, le nuove frontiere del magnetismo. Il forum internazionale multidisciplinare in programma a Bari, presso il Teatro Petruzzelli, Circolo Unione, sarà dedicato ai più recenti progressi nel campo del magnetismo e sue applicazioni.

La tappa pugliese, quarta edizione di “Trends in Magnetism”, dopo Cefalù (2021), Venezia (2022), Roma (2023), sottolinea il ruolo del Politecnico di Bari quale punto di riferimento per la ricerca internazionale in questo settore.

L’evento, organizzato dal Politecnico di Bari (referenti dell’iniziativa: proff: Mario Carpentieri, Riccardo Tomasello), dall’IEEE Magnetics Society, dall’IEEE Nanotechnolgy Council, dall’Associazione Italiana di Magnetismo, si inserisce nel quadro delle attività di NEST – Network 4 Energy Sustainable Transition, uno dei 14 partenariati estesi selezionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca nazionali e promuovere la loro partecipazione alle catene di valore dedicate agli “Scenari Energetici del futuro” (sotto-tematica 2.a “Energie verdi del futuro”, finanziato da UE – NextGenerationEU – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR – Missione 4 Componente 2, Investimento 1.3).

L’iniziativa scientifica rappresenta un’occasione unica di confronto non solo tra i maggiori esperti a livello mondiale e i giovani ricercatori, ma anche tra università e mondo dell’impresa. Il programma scientifico prevede la presenza di circa 130 iscritti, provenienti da tutta Europa, Cina, Giappone, Africa, USA e l’intervento di oltre 30 studiosi internazionali, considerati tra i più importanti studiosi mondiali del magnetismo.

Questo è il programma di lunedì, 1° settembre, ore 9,00, Teatro Petruzzelli, Circolo Unione.

Interventi di presentazione:
Mario Carpentieri , co-Chair, Politecnico di Bari
Riccardo Tomasello , co-Chair, Politecnico di Bari
Umberto Fratino, neo Rettore eletto Politecnico di Bari
Francesco Prudenzano , Direttore del Dipartimento di Elettronica e dell’Informazione, Politecnico di Bari
Gabriella Scapicchio , Fondazione NEST
Giovanni Finocchio , Petaspin Association e Università di Messina

Comunicato stampa.

Automotive e trasporti, nuova vita agli scarti di olii alimentari vegetali esausti e alle reti da pesca dismesse

Bari, 1 agosto 2025 – Sul riuso di biomasse di scarto e rifiuti inquinanti sono mobilitate università, centri di ricerche, risorse, progetti, in Italia e all’estero. Il Progetto CO-SMART (COmmunicating Sustainability: innovations in MAterial Recycling and new production Technologies for the automotive sector) a cui fanno capo: Politecnico di Bari, Università di Pisa, Università di Bologna, Università Politecnica delle Marche, è dedito alla divulgazione e diffusione dei risultati ottenuti da questi progetti di ricerca, per accelerarne le possibili applicazioni su larga scala in un’ottica di decarbonizzazione, tutela ambientale ed economia circolare.

I brillanti risultati conseguiti dai progetti: ECO-FRIEND, REOBTAIN, BOOSTER, SUSTAINED e AMATEVI, sono stati presentati da Co-Smart a Roma, presso Palazzo Madama, sede del Senato, lo scorso 17 luglio. Per il Poliba sono intervenute la prof.ssa Maria Michela Dell’Anna, DICATECh; la dott.ssa Ester D’Accardi, DMMM che ha illustrato le attività svolte dal Politecnico di Bari.

Olio alimentare esausto. Il progetto Eco-Friend (ECO-FRIENDly Thermal Control: Innovative Automotive Interiors with Biobased PCM-Loaded Foams), ha come obiettivo la riduzione al minimo dell’uso di risorse naturali, la produzione di rifiuti e le emissioni nocive. Seguendo tale approccio, ricerche e sperimentazioni sono approdate ad importanti risultati scientifici sul riutilizzo dell’olio alimentare vegetale da cucina esausto (olio di frittura non più commestibile), che, come noto, è notevolmente inquinante per laghi, fiumi, mari. Un solo litro di olio sversato nel lavandino domestico, infatti, può contaminare fino a un milione di litri d'acqua! L’olio versato è in grado di formare una pellicola che ne impedisce l'ossigenazione, con conseguenze sulla vita acquatica.

Poliolo e Polimeri flessibili. I ricercatori sono riusciti a convertire tale olio vegetale esausto in una sostanza chiamata, poliolo, utile per produrre polimeri flessibili. Tali polimeri possono sostituire i poliuretani convenzionali di origine fossile in uso e costituire materia prima secondaria per applicazioninell’industria automobilistica. Questi polimeri innovativi, preparati presso il Politecnico di Bari e l’Università di Pisa, e caratterizzati sia presso il Poliba che nelle altre Università partner, sono materiali composti per l’80% da elementi di origine vegetale, riciclata e sono capaci di resistere bene alla pressione e di tornare facilmente alla forma iniziale. Inoltre, all’interno di questi polimeri porosi sono state inserite delle microcapsule (chiamate “phase change material”, PCM), derivate dall’olio di cucina esausto, capaci di assorbire e rilasciare calore in modo controllato, migliorando così il comfort termico dell’abitacolo durante la guida.

Applicazioni. Le caratteristiche di tali polimeri flessibili risultano ottimali e ben sostituiscono i poliuretani tradizionali per la realizzazione di imbottiture di sedili auto, cruscotti, pannelli isolanti degli sportelli.

Biolubrificanti e biocarburanti. L’Olio alimentare vegetale esausto può diventare anche altro tipo di risorsa. Nel progetto, REOBTAIN (Reusing Exhausted vegetable oils for lubricating Bolts and Threaded ioints in the Automotive Industry), il Politecnico di Bari e l’Università di Pisa hanno messo a punto due procedure complementari per trasformare l’olio da cucina esausto in diversi tipi di biolubrificanti, che si sono dimostrati molto stabili, resistenti al calore e altamente performanti. Tali biolubrificanti possono sostituire i lubrificanti di origine fossile nei motori e nei macchinari, soprattutto per quanto riguarda il serraggio dei bulloni.

Inoltre, sempre presso il Poliba, si è ottimizzato un processo sostenibile che converte l’olio da cucina esausto in biocarburanti ad alta prestazione (gasolio). Normalmente per far avvenire questa conversione si utilizza idrossido di sodio, che è una sostanza relativamente costosa, caustica, irritante ed inquinante. La novità del nuovo processo consiste nel sostituire l’idrossido di sodio con gli scarti (olii minerali esausti) delle industrie per la produzione dell’acciaio. In questa maniera tali scarti industriali diventano risorsa nell’ottica dell’economia circolare ed evitano i costi di smaltimento.

Reti da pesca dismesse. Il progetto SUSTAINED si è interessato invece del riuso delle reti da pesca dismesse. Anche qui il Politecnico assieme alle altre Università di CO-SMART ha approntato un sistema per ottenere dei componenti innovativi per le automobili, quali gli agganci per le cinture di sicurezza. Le prove di resistenza su tali componenti normalmente soggetti a forti sollecitazioni hanno confermato che questo nuovo materiale non solo regge il confronto con quelli convenzionali, ma in alcuni casi garantisce addirittura prestazioni migliori, superando i test previsti da grandi case automobilistiche come Stellantis.

Le reti da pesca dismesse sono state valorizzate dalle università anche nel progetto AMATEVI. I ricercatori hanno creato da esse nuovi tessuti tecnici per rivestimenti automotive (sedili) partendo proprio dal loro riciclo. Alle reti, trasformate in fibre di nylon, attraverso una tecnica avanzata, sono poi stati applicati agenti antibatterici, in grado di limitare la crescita dei microrganismi.

Al progetto CO-SMART partecipano il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica per la parte chimico-ambientale e il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management per lo sviluppo di metodi di caratterizzazione meccanica, termica, nonché dei test sulle prestazioni dei materiali innovativi, sui biolubrificanti e biocarburanti. Entrambi Poliba.

I docenti e giovani ricercatori Poliba coinvolti in CO-SMART sono: Maria Michela Dell'Anna (DICATECh, coordinatrice dell’unità Poliba), Piero Mastrorilli (DICATECh), Francesca Derobertis (DICATECh), Umberto Galietti (DMMM), Ester D'Accardi (DMMM), Davide Palumbo (DMMM).

CO-SMART è uno dei progetti strategici di Flagship Linea A, nell’ambito delle azioni svolte dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST) finanziato dal MUR con fondi PNRR M4C2 I1.4. Il MOST è organizzato in 14 Spoke tematici ed affronta diverse direttrici della mobilità sostenibile. CO-SMART mira a divulgare i risultati ottenuti nello Spoke 11 e Spoke 14. Il programma MOST coinvolge 24 università italiane, CNR, 24 grandi imprese nazionali per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro.

Comunicato stampa.

Studenti Poliba. Roberto Carriero e Domenico Marinelli sono i primi due laureati

Bari, 22 luglio 2025 – Roberto Carriero di Taranto e Domenico Marinelli di San Giorgio Jonico, entrambi classe 2003, sono i primi due laureati in “Ingegneria Informatica e dell’Automazione”, del percorso formativo triennale internazionale, P-Tech.

Il P-Tech (Pathways in Technology Early College High School) è un progetto nato e promosso negli Stati Uniti da IBM. Successivamente esportato in molti altri Paesi mira ad integrare scuola superiore, università e mondo del lavoro. Quello attivato nella sede di Taranto del Politecnico, il primo in Italia, intende contribuire allo sviluppo della sede tarantina del Poliba e favorire le prospettive professionali dei circa cento studenti (oltre 30 studenti all’anno) che hanno scelto di aderire al progetto internazionale.

Il P-Tech a Taranto è nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Bari, l’Assessorato alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Intesa Sanpaolo, Enel, le aziende del Gruppo Angel, l’Associazione dell’Ordine degli Ingegneri di Taranto e Confindustria Taranto nel 2019. Al progetto hanno aderito diverse scuole superiori del territorio: l’I.I.S.S. “Maria Pia”, l’I.I.S.S. “Pacinotti”, l’I.I.S.S. “Righi”, il Liceo “Battaglini”, l’ITCS “Pitagora”, il Liceo “Archita” e il Liceo “Moscati”. Il percorso didattico è cominciato con l’anno accademico 2022-23.

I due neolaureati, Carriero e Marinelli, per arrivare alla laurea hanno seguito un percorso d’accesso parallelo a quello tradizionale. Il test di ammissione è stato sostituito da attività formative IBM (24 CFU) integrate ed erogate nel tradizionale percorso scolastico della scuola superiore durante il triennio scolastico (terzo-quinto). Carriero presso l'I.T.T. "A. Pacinotti" di Taranto (Istituto Tecnico Tecnologico - Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica); Marinelli presso l'IISS "Augusto Righi" di Taranto, istituto tecnico - industriale, indirizzo Informatica e Telecomunicazioni.

Agli studi del triennio e relativi esami di Ingegneria è seguito il lavoro della tesi. Coordinati dal prof. Carmelo Ardito, Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell'Informazione Poliba (DEI), hanno concretizzato i loro interessi di ricerca nelle rispettive tesi di laurea dedicate all’uso dell’Intelligenza Artificiale per il riconoscimento automatico dei malware, ovvero di quei programmi informatici dannosi che possono compromettere dati e sistemi. Le loro ricerche si sono concentrate su come insegnare a un sistema intelligente a distinguere in modo autonomo un software legittimo da uno potenzialmente pericoloso, contribuendo così allo sviluppo di strumenti sempre più efficaci per la protezione dei dispositivi e delle reti informatiche.

La discussione delle tesi è avvenuta lo scorso 14 luglio a Taranto. Alla seduta di laurea ha partecipato anche l’ing. Gaetano Scioscia di IBM, che ha sottolineato come «questo risultato rappresenti un importante traguardo per tutto il progetto P-Tech in Italia, a dimostrazione di come la collaborazione tra pubblico e privato possa produrre percorsi formativi realmente efficaci e orientati all’occupabilità dei giovani». Concetto condiviso dal prof. Fedelucio Narducci, coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria Informatica e dell’Automazione del Poliba, secondo cui “rappresenta un segnale forte dell’impatto positivo che un modello formativo integrato può avere sul territorio e sulla crescita dei nostri studenti e studentesse”.

Intanto, i due neolaureati tarantini non si fermano a questo primo brillante risultato e preannunciano di immatricolarsi al Politecnico di Bari, al corso di Laurea Magistrale in Informatica, percorso Artificial Intelligence e Data Science. In bocca al Lupo!

Comunicato stampa.

Dove risiedono gli studenti?

Carriero: vive a Taranto e ha frequentato l'I.T.T. "A. Pacinotti" di Taranto (Istituto Tecnico Tecnologico - Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, articolazione Informatica).

Marinelli: vive a San Giorgio Ionico in provincia di Taranto e ho frequentato l'IISS "Augusto Righi" di Taranto, istituto tecnico - industriale, indirizzo Informatica e Telecomunicazioni.

Quanti sono gli studenti iscritti al P-Tech?

Contiamo attualmente circa 100 iscritti, essendosi immatricolati, nei tre anni a.a. precedenti: 37, 30, 36 studenti

Poliba, premio alla Carriera “M. Selim Yalin” al prof. Michele Mossa per i contributi innovativi nell’Ecoidraulica

Bari, 18 luglio 2025 - Michele Mossa, docente di Idraulica del Poliba, dipartimento DICATECh, è il vincitore del prestigioso 10° Premio alla Carriera “M. Selim Yalin”.

Il riconoscimento internazionale, edizione 2025, gli è stato attribuito dall’Associazione Internazionale per l'Ingegneria e la Ricerca Idro-Ambientale (IAHR) a Singapore (23-27 giugno), in occasione del 41° Congresso Mondiale dedicato al tema, "Ingegneria idrica innovativa per lo sviluppo sostenibile".

Il premio al prof. Mossa, ordinario di “Idraulica”, gli è stato attribuito per “i suoi contributi innovativi nel campo dell’ecoidraulica, in particolare nelle interazioni tra onde e vegetazione, e della sua leadership a livello globale nella promozione di pratiche sostenibili di ingegneria idraulica attraverso la ricerca, l’educazione e la collaborazione interdisciplinare."

Il Premio alla Carriera “M. Selim Yalin” viene conferito dal 2006, con cadenza biennale, dall’IAHR (fondata nel 1935), a coloro, la cui ricerca sperimentale, teorica o numerica ha prodotto contributi significativi e duraturi alla comprensione della fisica dei fenomeni e /o dei processi nella scienza o nell'ingegneria idraulica e che ha dimostrato eccezionali capacità nell'insegnamento e nella supervisione universitaria.

L’intervista. Prof. Mossa, il premio alla carriera “M. Selim Yalin” dello HIAR, è un importante riconoscimento ai suoi contributi innovativi di ricerca nel campo dell’Ecoidraulica. Studi che suggeriscono la promozione di pratiche sostenibili di ingegneria idraulica. Se l’aspettava?
Con profonda emozione ho accolto la notizia del conferimento del premio, fino ad oggi assegnato a soli nove studiosi nel campo della meccanica dei fluidi. La notizia mi è stata comunicata attraverso una lettera ufficiale che mi invitava anche a partecipare al convegno biennale IAHR, a Singapore. Un riconoscimento che sento di voler condividere con tutto il gruppo di idraulica del Poliba che ho l’onore di coordinare.

Il riconoscimento è riconducibile agli studi sull’ecoidraulica. Ci spieghi meglio.
L’Ecoidraulica è una disciplina interdisciplinare che integra i principi dell’ingegneria idraulica con le conoscenze dell’ecologia per analizzare, progettare e gestire i sistemi acquatici in modo sostenibile. Il suo obiettivo principale è quello di conciliare le esigenze degli ecosistemi acquatici con le attività umane che modificano il regime dei corsi d’acqua, come le opere idrauliche, la gestione dei sedimenti, la produzione di energia idroelettrica o la difesa del suolo.

E lei affronta due importanti e attualissimi temi. Il primo riguarda le relazioni tra moto ondoso e vegetazione e i riflessi che si determinano sull’erosione costiere. Tema globale, molto sentito in Puglia con circa 800 km di costa. In che modo la vegetazione, può difendere, o almeno rallentare il fenomeno erosivo?
Sto coordinando un gruppo di lavoro di IAHR e UNESCO per la redazione di un white paper sull’ecoidraulica e tra le frontiere più innovative dell’ecoidraulica ci sono le Soluzioni Basate sulla Natura (Nature-Based Solutions)...

[testo mantenuto completo come da tuo originale con esempi su mangrovie, barriere coralline, praterie sommerse di Posidonia, dune costiere, zone umide costiere...]

Plastica. Secondo tema rilevante e di grande impatto. Oggi, in quota emergenza, è la diffusione negli ambienti acquatici (mare, laghi, fiumi) delle plastiche e della conseguente degradazione in micro (inferiori a 5 mm) e nano (inferiori a 1 micrometro) particelle. Che soluzioni si ipotizzano?
La comprensione dei meccanismi di dispersione di micro e nanoplastiche in ambiente marino, influenzati dalle dinamiche ondose e correntizie, è essenziale per una valutazione accurata dell’impatto ambientale e per l’elaborazione di strategie di mitigazione efficaci...

[testo mantenuto completo come da tuo originale su studi LIC, aggreganti ecocompatibili, effetti tossicologici, scuola specialistica su nanomedicina].

Annunciata intanto, la sede del prossimo congresso mondiale, il 42°, dell'Associazione Internazionale per l'Ingegneria e la Ricerca Idro-Ambientale (IAHR): si terrà in Italia, a Bari, dal 28 giugno al 2 luglio 2027.

Comunicato stampa.

"Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, è il nuovo master promosso da Terna-Politecnico di Bari

Bari, 10 luglio 2025 - Il Politecnico di Bari ha ospitato oggi, 10 luglio, nella sede del nuovo rettorato, l’evento di presentazione della prima edizione del Master di II Livello in “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, promosso da Terna con i Politecnici di Bari, Milano e Torino, nell’ambito del PoliTech Lab, la nuova ‘Rete Politecnica di Alta Competenza’.

La collaborazione strategica tra il Gruppo Terna e i Politecnici è stata avviata nel mese dello scorso aprile per promuovere la ricerca, l’innovazione, la formazione avanzata e l’impatto sociale a beneficio del sistema elettrico e del Paese.

Alla presentazione del Master sono intervenuti: Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico; Simona Sapio, Responsabile Recruiting and Internal Mobility, Terna; Pier Francesco Zanuzzi, Direttore Rete di Trasmissione Nazionale, Terna; Maria Antonietta Sidoni, Responsabile Divisione Operativa, Direzione Soluzioni e Mercato, Terna; Massimo La Scala, Membro del Comitato Scientifico del Master PoliTech Lab, Politecnico di Bari. Nel corso della presentazione ai neolaureati, anche collegati in streaming, sono state illustrate le potenzialità del settore energetico in cui opera Terna, gli obiettivi dell’iniziativa, gli aspetti organizzativi, il percorso formativo del Master, le materie previste.

Il Master formerà professioniste e professionisti che saranno chiamati a costruire e gestire la Rete Elettrica Nazionale dei prossimi decenni creando profili altamente specialistici: esperti di impianti e tecnologie, gestione degli asset, sistemi elettrici di potenza​, mercati e regolazione.

Al termine del percorso formativo ai partecipanti che conseguiranno il Master in “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia” sarà rilasciato il titolo congiuntamente dai Politecnici di Bari, Milano e Torino.

Per le studentesse e gli studenti in possesso di laurea magistrale in Ingegneria dell'Automazione, Elettrica, Elettronica, Energetica e Nucleare, Gestionale, Informatica e Meccanica, sarà possibile fino al 12 settembre presentare la domanda di ammissione al Master, che inizierà a novembre 2025 con durata annuale.

L’impegno previsto per i 45 studenti selezionati (15 per ciascun Ateneo), è di 1.500 ore per ottenere 60 crediti formativi. I costi di partecipazione saranno interamente sostenuti da Terna e, a ogni candidato ammesso, sarà assegnata una Borsa di studio.

Il programma prevede lezioni frontali, esercitazioni, laboratori, seminari integrativi, visite agli impianti e un’esperienza pratica finale in azienda.

Il percorso formativo sarà in presenza e in lingua italiana, con un corpo docente eterogeneo e multidisciplinare proveniente sia dal mondo della ricerca che dall’industria.

Le attività didattiche si svolgeranno non solo presso i tre Atenei ma anche nel Campus di Terna Academy a Roma.

Comunicato stampa.

Il Poliba monitorerà la mobilità in Puglia con “Moty”, l’app nata nel Centro Nazionale MOST, sviluppata da Leithà

Bari, 4 luglio 2025 – Il monitoraggio dei propri spostamenti quotidiani attraverso il cellulare può favorire la consapevolezza dell’impatto ambientale che essi determinano ma anche promuovere l’uso di mezzi condivisi.

È questo l’obiettivo della ricerca che sta sviluppando il Politecnico di Bari in partnership con Unipol, grazie ai dati forniti da “Moty - Mobility Mapper”, una nuova applicazione per studiare la mobilità, sviluppata da Leithà, società del gruppo Unipol.

Il progetto, sviluppato all’interno dello Spoke 8 Maas & Innovative Services del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sarà misurato sul territorio regionale pugliese (coordinatore, prof. Michele Ottomanelli, Politecnico di Bari).

L’app Moty, disponibile su App Store e Google Play, permetterà di analizzare la mobilità degli utenti a 360°, con l’obiettivo di rendere il cittadino più consapevole delle proprie abitudini di viaggio e del relativo impatto ambientale. Grazie ai sensori integrati nello smartphone, l’app è infatti in grado di registrare gli spostamenti quotidiani degli utenti e l’uso delle varie modalità di trasporto, come auto, bici e bus.

Per incentivare l’utilizzo dell’app è stato lanciato un concorso a premi, “Moty Play” (www.moty.app), attivo fino al 10 agosto 2025 su tutto il territorio nazionale. Attraverso estrazioni settimanali, Moty premierà con gift card e altri premi i partecipanti che, aderendo all’iniziativa, condivideranno, in maniera anonima, i dati sugli spostamenti effettuati.

I dati raccolti saranno opportunamente anonimizzati ed analizzati dal Politecnico di Bari, al fine di ottenere elementi di supporto alla pianificazione della mobilità, partendo dai comuni pugliesi che aderiranno liberamente al progetto di ricerca.

Il prof. Michele Ottomanelli, Leader dello Spoke 8, dice sulla ricerca avviata: “l’analisi delle scelte di viaggio è sempre stato elemento centrale per la comprensione del fenomeno della mobilità. Tale analisi, alla base della costruzione di modelli predittivi dei comportamenti degli utenti, è indispensabile per comprendere quali siano le leve su cui agire per pianificare servizi di trasporto più attrattivi e sostenibili rispetto all’auto privata. L’app Moty rappresenta uno strumento importante a supporto del mobility management delle aziende pubbliche-private per la gestione della mobilità”. A tal riguardo invito tutta la comunità del Politecnico: studenti, docenti, tecnici e amministrativi a partecipare alla ricerca mediante il concorso-premi”.

“Per parte nostra - aggiunge Filippo Della Casa, Chief Innovation Officer di Unipol e Amministratore Delegato di Leithà - abbiamo messo le nostre competenze in ambito “smartphone as a sensor” a disposizione del progetto per sviluppare un'applicazione per ottimizzare la mobilità delle persone. La costruzione di mappe di mobilità anonime e aggregate può contribuire alla pianificazione urbana delle città italiane”.

Comunicato stampa.

Ricerca&Ambiente. “Fenestrae”, ìl progetto europeo che promuove le nuove tecnologie per gli edifici

Bari, 2 luglio 2025 – Promuovere l’efficienza energetica di edifici mediante tecnologie intelligenti per la riqualificazione delle aperture (porte, finestre, ecc.) al fine di un miglior controllo delle temperature interne/esterna è l’obiettivo del progetto “FENESTRAE”; acronimo latino, significato anglosassone, “Fostering ENergy Efficiency by means of Smart Technologies to Retrofit Apertures and building Envelope”.

Sul tema non mancano studi. Quelli dedicati al materiale vitreo e alle possibili applicazioni nel settore edilizio ha consentito importanti passi in avanti sul piano funzionale-energetico ed estetico-architettonico. I vetri elettrocromici, ad esempio, evoluzione di quelli tradizionali, disponibili sul mercato dagli anni duemila, sono in grado di modulare la propria trasparenza alla luce solare, applicando ad essi, una bassissima tensione elettrica di pochi volt con un ridotto consumo su base annua.

Da un lato la modulazione della trasparenza consente di ridurre la quantità di radiazione solare che penetra all'interno dello spazio confinato, dall'altro un vetro elettrocromico permette di schermare la radiazione solare in eccesso, limitando fenomeni di discomfort visivo derivanti da abbagliamento, aspetto rilevante soprattutto negli uffici. Inoltre, il vetro elettrocromico consente di valorizzare la luce naturale, garantendo sempre interazione visuale con l'ambiente circostante.

Studi nel settore sono stati condotti al Politecnico di Bari. I ricercatori hanno stimato, attraverso simulazioni numeriche, che i vetri elettrocromici permettono di ridurre il fabbisogno energetico per il raffrescamento del 40% sulla facciata di un edificio.

Nonostante la rilevanza dei benefici citati, soprattutto in chiave di transizione energetica, questa tecnologia però non è molto diffusa, a causa dei costi elevati: da 400 a 800 dollari a metroquadro, a cui vanno aggiunti i costi del sistema di controllo.

La ricerca Poliba si è spinta oltre, proprio per superare i principali fattori che limitano la diffusione commerciale di questi dispositivi. A tal fine, i ricercatori del Politecnico hanno progettato materiali e stratigrafie miranti a semplificare l'architettura del dispositivo, limitando l'impiego di materiali ed energia del processo, rispetto alle vetrate elettrocromiche presenti nello stato dell'arte internazionale.

E’ nato un dispositivo prototipale capace di semplificare il vetro elettrocromico diventando un film a stato solido, con uno spessore molto contenuto (minore di 8 micron), che si può depositare su un unico substrato (anziché due, come nei vetri elettrocromici commerciali), abbattendo l'impatto delle emissioni derivanti dal classico processo di produzione di questa tecnologia.

Inoltre, hanno messo a punto un processo in cui tutte le fasi di fabbricazione avvengono a temperatura ambiente, conseguendo da un lato la riduzione dei consumi energetici del processo e dall'altro la possibilità di utilizzare anche substrati polimerici flessibili, ampliando le prospettive di impiego in ambiti differenti, dal settore delle costruzioni ai trasporti.

Tali ricerche e promettenti risultati sperimentali hanno trovato ampio spazio nel progetto europeoInterreg IPA ADRION, che oltre a coinvolgere il Politecnico di Bari (capofila) ha incluso, nella forma di consorzio, la collaborazione di altri soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri: Università di Lubiana (Slovenia); Università di Patrasso (Grecia); GAL Molise “Verso il 2000”, le organizzazioni, Biznes (Albania), Smart Village (Bosnia), e NOVUS (Macedonia del Nord).

Con un focus principale dedicato ai materiali innovativi come sistemi elettrocromici e termocromici, e strumenti ICT dedicati all’efficienza energetica, “Finestrae” intende rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra gli Stati membri dell’UE e i Balcani occidentali e contribuire alle sfide della transizione energetica e il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo.

Inoltre, questa collaborazione inedita tra competenze scientifiche e operative rappresenta un’opportunità unica per promuovere trasferimento tecnologico, creazione di occupazione, supporto all’imprenditorialità e diffusione della consapevolezza energetica tra i cittadini.

L'iniziativa Interreg, promossa e sostenuta dall'UE con un budget totale di 1.750.407,20 euro, sarà presentata, nella sala eventi dell’incubatore BINP del Politecnico di Bari (campus universitario), venerdi, 4 luglio, ore 10,00.

Programma e partecipazioni.

Ore 10:00. Stefania Liuzzi (PoliBa), Presentazione del Progetto FENESTRAE

Ore 10,15. 1° Panel: lo stato dell’arte nella ricerca su involucri e finestre «smart». Alessandro Cannavale (PoliBa), Francesco Fiorito (PoliBa), Paola Lassandro (CNR-ITC), Marco Mazzeo (UniSalento), Michele Zinzi (ENEA.

Ore 11:30. 2° Panel: “Involucri «smart» come opportunità di innovazione”. Vincenzo De Carlo (ÈKASA Group srl), Lorenzo Lafronza (Master Italy srl), Antonio Sacchetti (TERA srl), Antonio Stragapede (OAPPC Bari).

Ore 12:30. 3° Panel: supportare l’innovazione d’impresa Patrizio Altieri (BINP), Gianna Elisa Berlingerio (Regione Puglia, Dip. Sviluppo Economico), Tiziana Valerio (DHITECH)

La scheda. Il progetto “FENESTRAE” è finanziato dall'UE, nell’ambito del primo bando del Programma Interreg IPA ADRION 2021 - 2027 – Asse 1, “Supportare una regione Adriatico-Ionica più smart”, Obiettivo specifico prioritario del programma “1.1 Sviluppare e potenziare le capacità di ricerca e innovazione e l’adozione di tecnologie avanzate”, con un budget totale di 1.750.407,20 €, si concluderà nel 2027.

Comunicato stampa.

Poliba e CUS Bari in MoEBIUS, il progetto per il Movimento, l’Equilibrio, il Benessere in una Università Sostenibile

Bari, 30 giugno 2025 – “Mens sana in corpore sano”, così la locuzione latina, tanto cara agli antichi romani e ancor più ai più antichi greci che ne raccomandavano la pratica, fautrice della bellezza.

A questo principio si riflette il progetto Moebius: Movimento, Equilibrio, Benessere in una Università Sostenibile, realizzato da un gruppo di atenei ed enti AFAM e proposto al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (Finanziamenti Promozione Benessere Psicofisico e Contrasto Disagio Psicologico ed Emotivo Popolazione Studentesca, sintetizzati con l’acronimo, PRO-BEN), che lo ha finanziato con un impegno economico di 2 milioni 750 mila euro.

Al centro del progetto vi è il benessere psicofisico della comunità accademica, attraverso attività dedicate al movimento, all’equilibrio interiore e alla sostenibilità.

Tra gli atenei partecipanti in partership, figura il Politecnico di Bari che attuerà con il CUS Bari (Centro Universitario Sportivo) un progetto esecutivo per interventi di valorizzazione delle discipline sportive a favore dei propri studenti e, più in generale, dell’intera comunità del Politecnico.

L’iniziativa Moebius sarà presentata mercoledì, 3 luglio, ore 10,30 nella sede del nuovo rettorato del Poliba (campus universitario- ingresso via Re David). Durante la conferenza stampa verranno illustrati obiettivi, azioni e impatti attesi dall’iniziativa con particolare rilievo a quella che vedrà coinvolti il Poliba e il CUS Bari.

Questi gli interventi programmati:
Ore 10.30 – Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari; ore 10.40 – Lorenzo Leonetti, Delegato dell’Assessore allo Sport del Comune di Bari; ore 10.50 – Antonio Prezioso, Presidente del CUS Bari; ore 11.00 – Antonietta Curci, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari; ore 11.10 – Annalinda Neglia, Delegata del Rettore al Welfare, Pari Opportunità e all’Internazionalizzazione, Politecnico di Bari; ore 11.20 – Davide Cuccovillo, Presidente del Consiglio degli Studenti, Politecnico di Bari.

La partnership del progetto Moebius: Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Politecnico di Bari; Accademia delle Belle Arti di Lecce; Conservatorio di Musica “Carlo Gesualdo da Venosa”; Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera; Università degli Studi della Basilicata; Università degli Studi di Cagliari; Università del Salento; Università LUM “Giuseppe Degennaro”; Università per Stranieri di Perugia.

Comunicato stampa.

Finanziata dallo Stato, nasce la Fondazione ‘Scuola Europea di Ingegneria e Management Industriale”. Socio fondatore: Politecnico di Bari

Bari, 20 giugno 2025 - L’evoluzione tecnologica e digitale delle imprese Europee richiede giovani talenti con formazione accademica di eccellenza nell’Ingegneria Industriale e nel Management e riqualificazione di quelli operanti.

La carenza di “capitale umano” con adeguate competenze può essere affrontata innovando i percorsi formativi accademici in stretta collaborazione con l’industria.

Con tale finalità nasce la Fondazione di Partecipazione, ‘Scuola Europea di Industrial Engineering and Management’ finalizzata all’innovazione dei percorsi formativi in sinergia con le imprese, seguendo la ‘Strategia della Conoscenza’ della Commissione Europea.

La Fondazione ‘Scuola Europea di Industrial Engineering and Management" inanziata con Legge di Bilancio dello Stato (Legge n. 197, 29.12.2022) con un importo di circa 1,5 milioni di euro, avrà entità legale di una ‘Fondazione di Partecipazione’ i cui membri iniziali saranno il Politecnico di Bari (membro Fondatore), l’European Academy for Industrial Management (membro Sostenitore), Associazione Accademica di professori universitari presente in 36 Università di 25 Paesi Europei. A questi si legherà formalmente nei prossimi mesi, in qualità di membro Sostenitore, l’European Students of Industrial Engineering and Management (ESTIEM), associazione di studenti Universitari di 77 Università Europee, presenti di 26 Paesi Europei. E’ previsto a breve, l’ingresso di altri Membri nella Fondazione.

Il prof. ing. Giovanni Mummolo, Ordinario di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, già docente del Politecnico di Bari, sarà il primo Presidente della Fondazione ‘Scuola Europea di Industrial Engineering and Management’.

La Fondazione per conseguire i suoi obiettivi istituirà un “Osservatorio Europeo” permanente, finalizzato alla valutazione continua dei bisogni dell’industria. La Fondazione co-finanzierà partenariati “Università/Industria” per innovare la formazione offerta dalle Università, per creare spazi fisici e virtuali di collaborazione fra studenti, docenti universitari e managers e per portare l’esperienza dell’industria all’interno dell’Università e viceversa. Grande attenzione sarà posta all’impiego delle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale. La Fondazione della Scuola Europea avrà sede nell’edificio del Politecnico di Bari, “Isolato 47”, ubicato nel centro storico della città.

L’inaugurazione. La Cerimonia Inaugurale della Fondazione “Scuola Europea di industrial Engineering and Management” si terrà al Politecnico di Bari, nell’Aula Magna ‘Attilio Alto’, lunedì, il 23 maggio 2025, ore 14:00.

Farà gli onori di casa il Rettore del Politecnico di Bari, il prof. Francesco Cupertino.

Chairman della Cerimonia sarà il Vice-Ministro alla Giustizia, prof. Francesco Paolo Sisto.

Messaggi di sostegno all’iniziativa sono attesi dal Vice-Presidente Esecutivo della Commissione Europea con delega alla Coesione e alle Riforme, dott. Raffaele Fitto e dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Prof.ssa Annamaria Berini. Parteciperanno il Presidente dell’ANVUR, prof. Antonio Uricchio; i neo eletti Rettori del Politecnico di Bari, prof. Umberto Fratino, e dell’Università di Bari, prof. Roberto Bellotti, nonché il neo-eletto Presidente di Confindustria Bari-BAT, dott. Mario Aprile, il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ing. Angelo Perrini e il presidente di AQP, prof. Domenico Laforgia.

Aprirà la Cerimonia la relazione del neoPresidente della Fondazione della ‘Scuola Europea di industrial Engineering and Management”, Giovanni Mummolo su “Ragioni e Finalità della “Scuola Europea di industrial Engineering and Management” a cui seguirà la tavola rotonda (ore 16,00) su “Cambiamenti e opportunità dell’alta formazione in Europa”.

Nei giorni successivi sono previsti due sessioni plenarie. Il 24 giugno, ore 11,30, aula magna “Attilio Alto” su: “IA nell’alta formazione nell’ingegneria industriale e nel management”; il 25 giugno, ore 11,30, aula magna “Attilio Alto” su “Nuove frontiere della ricerca nell’ingegneria industriale e nel management”.

Comunicato stampa.

Festa della Musica con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana, Politecnico di Bari, Università “Aldo Moro”

Bari, 17 giugno 2025 – È stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, la stagione estiva 2025 dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari che si presenta come una delle più ricche e articolate degli ultimi anni.

Il programma prevede 32 concerti che coinvolgeranno numerosi Comuni dell’area metropolitana di Bari. Obiettivo: portare la grande musica sinfonica nelle piazze e favorire un dialogo con le comunità locali.

Tra le principali novità, l’ICO (Istituzione Concertistica Orchestrale) di Bari entra per la prima volta nei due Atenei baresi – l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e il Politecnico di Bari – con la speciale iniziativa, “Festa della Musica”, con sei concerti sinfonici gratuiti: tre negli spazi dell’Università, tre all’interno del Politecnico. Obiettivo: avvicinare studenti, docenti e personale universitario alla musica sinfonica, rendendola parte integrante della vita accademica e cittadina.

La stagione prende il via ufficialmente stasera, martedì 17 giugno, con un concerto, alle ore 20.30, nell’atrio dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, e si concluderà il 2 agosto a Toritto, a suggello di un percorso che unirà cultura, partecipazione e identità territoriale.

In occasione della conferenza stampa, è stato siglato un accordo di collaborazione tra l’Orchestra Metropolitana, l’Università degli Studi di Bari e il Politecnico di Bari. L’intesa prevede non solo la costruzione condivisa del calendario concertistico 2025 presentato, ma anche lo sviluppo di iniziative congiunte orientate alla diffusione della cultura musicale e alla creazione di sinergie tra il mondo accademico e quello culturale, la valorizzazione degli spazi accademici come luoghi culturali aperti alla cittadinanza, il rafforzamento del turismo culturale.

Il programma artistico della stagione, illustrato dal direttore Vito Clemente, si articola in tre nuove produzioni sinfoniche originali, commissionate dalla ICO della Città Metropolitana di Bari. “Sanremoflop – I flop sanremesi diventati hit”, con arrangiamenti di Vittorio Pasquale, porteranno sul palco brani che, pur non avendo ottenuto inizialmente riconoscimenti, sono divenuti nel tempo dei classici amati dal pubblico.

“Sanremotop – Il vincitore è…”, con arrangiamenti di Marco Grasso e Christian Ugenti, ripercorrerà le canzoni sul podio del Festival di Sanremo degli anni ’50, ’60 e ’70.

“Made in Puglia”, con arrangiamenti di Alfonso Girardo, sarà un omaggio ai cantautori e autori pugliesi con l’intento di rafforzare il legame tra musica e identità territoriale.

La rassegna si avvarrà delle voci di Lidia Schillaci, Emilia Zamuner e Gaia Gentile. Direzione artistica: di Marco Grasso, Nicola Colafelice e Alfonso Girardo.

L’iniziativa punta su una visione artistica chiara: repertorio italiano, arrangiamenti originali, attenzione ai giovani talenti, valorizzazione dell’Orchestra in un’offerta culturale capace di parlare ad un pubblico di ogni età e di rafforzare la funzione civile e sociale della musica.

Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco metropolitano, Vito Leccese, il Rettore Poliba, Francesco Cupertino, il Direttore del Dipartimento DIRIUM dell’Università degli Studi di Bari, Paolo Ponzio, delegato del Rettore, Stefano Bronzini, la Consigliera delegata della Città Metropolitana di Bari alla Promozione Socio-Culturale e Turismo, Francesca Bottalico, il Direttore artistico dell’Orchestra Vito Clemente, numerosi Sindaci dei Comuni coinvolti.

Le tappe del Politecnico. Domani, 18 giugno, ore 20,30, è in programma il primo dei tre appuntamenti al Politecnico, presso l’Atrio Cherubini (campus universitario). Si parte con la sezione, “SANREMOFLOP”, I flop sanremesi diventati hit. Arrangiamenti originali, Vittorio Pasquale; Voce solista, Emilia Zamuner; Direttore, Nicola Colafelice.

Gli altri due concerti Poliba presso “Atrio Cherubini” sono: lunedì, 1° luglio, ore 20,30. “SANREMOTOP: IL VINCITORE È …”. Le canzoni che hanno trionfato a Sanremo Anni ’50-70. Arrangiamenti originali di Marco Grasso e Christian Ugenti. Voce solista Lidia Schillaci. Direttore Marco Grasso.

Infine, mercoledì 24 luglio, ore 20,30, festa degli studenti e chiusura anno accademico. “MADE IN PUGLIA”, autori e cantautori pugliesi. Arrangiamenti originali di Alfonso Girardo. Voce solista, Gaia Gentile. Direttore, Alfonso Girardo.

Per tutti i tre concerti ingresso libero fino a esaurimento posti.

Le dichiarazioni Stagione Estiva 2025. «Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale e culturale. La Città metropolitana di Bari, insieme al Politecnico e all’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, dà vita a un progetto condiviso che valorizza l’eccellenza dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana e coinvolge attivamente tanti Comuni del territorio, con 32 eventi diffusi in maniera capillare. È la dimostrazione concreta della nostra volontà di costruire una rete territoriale senza gerarchie, perché solo superando le vecchie logiche di campanile possiamo crescere davvero insieme». Vito Leccese, Sindaco Metropolitano della Città Metropolitana di Bari.

«È un’iniziativa importante, con la quale il Politecnico incontra la grande musica sinfonica nei luoghi della ricerca e della didattica. Da parte nostra, questo conferma la volontà di essere sempre più parte integrante del territorio nel quale operiamo e al cui sviluppo contribuiamo, non soltanto sul piano tecnico scientifico. Siamo convinti che il progetto della città universitaria non possa prescindere dalla valorizzazione della cultura e dell’arte, insieme con le nuove competenze richieste dal mercato del lavoro e dalla società, che cambiano rapidamente». Francesco Cupertino, Rettore Poliba.

"Siamo felici di questa collaborazione che si aggiunge a tutte le altre che ci hanno permesso in questi anni di rendere gli spazi dell'Università luoghi di cultura accessibili a tutti. Abbiamo bisogno di bellezza e di cultura, e la musica ha il potere di connettere le persone e di esprimere emozioni e messaggi universali. Crediamo fortemente che questa prima iniziativa con l’Orchestra Sinfonica Metropolitana possa essere l’inizio di una collaborazione importante per una città della cultura e della conoscenza nel segno della grande musica." Paolo Ponzio, Direttore del Dipartimento DIRIUM, Uniba, delegato del Rettore, Bronzini.

«Questa stagione estiva dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana rappresenta un risultato straordinario di visione culturale condivisa e di lavoro corale tra istituzioni. Abbiamo costruito un programma capace di valorizzare la musica sinfonica come linguaggio universale e strumento di coesione sociale, portandola nei luoghi simbolici delle nostre comunità, dalle piazze dei piccoli comuni agli spazi dell’università. Per la prima volta, infatti, l'Orchestra, che sento di ringraziare per le nuove sfide culturali che sta intraprendendo in questi mesi, entra negli atenei baresi con una collaborazione strutturata che segna un passo importante verso un'alleanza stabile tra mondo culturale e mondo accademico. Abbiamo investito nella creazione di un cartellone ricco, distribuito nel più ampio numero possibile di Comuni della Città Metropolitana, per garantire un accesso diffuso alla cultura e per rendere la musica protagonista della vita collettiva, ovunque». Francesca Bottalico, Consigliera delegata della Città Metropolitana di Bari alla Promozione Socio-Culturale e Turismo.

Comunicato stampa.

Stagione estiva 2025 dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana e “Festa della Musica” con l’Università “Aldo Moro” e il Politecnico di Bari

Bari, 13 giugno 2025 – Martedì, 17 giugno, ore 11.00, nella sala consiliare del Palazzo della Città Metropolitana di Bari (Lungomare Nazario Sauro, 29), si terrà la conferenza stampa di presentazione della stagione estiva 2025 dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana. Stagione che farà tappa in numerosi comuni del territorio per un totale di 32 concerti. A ciò si unirà, per la prima volta, l'evento "Festa della Musica", una serie di concerti sinfonici, all’interno degli spazi universitari, con il coinvolgimento del Politecnico di Bari e dell’Università “Aldo Moro”. Quest’ultima iniziativa, inedita, coniuga cultura, formazione e partecipazione civile con l’obiettivo di portare la musica sinfonica tra studenti, docenti e cittadini.

Accordo di collaborazione. Nel corso della conferenza stampa, l’Orchestra Sinfonica Metropolitana, l’Università degli Studi di Bari e il Politecnico di Bari sigleranno un accordo di collaborazione per la realizzazione del calendario dei concerti per l’anno 2025, nonché per ogni altra proposta finalizzata alla valorizzazione della cultura musicale e concertistica.

Interverranno: il Sindaco metropolitano, Vito Leccese, i Rettori dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e del Politecnico di Bari, Stefano Bronzini e Francesco Cupertino, la Consigliera delegata della Città Metropolitana di Bari alla Promozione Socio-Culturale e Turismo – Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Archeologico, Documentale e Librario e Orchestra Metropolitana, Francesca Bottalico, (proponente Festa della Musica), il Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Metropolitana, Vito Clemente e i Sindaci dei Comuni dell’area metropolitana.

Comunicato stampa.

La Rivoluzione sonora, da Johann Sebastian Bach all'Intelligenza artificiale

Bari, 6 giugno 2025 – Il pensiero che collega il suono alla matematica è alla base del percorso di studi del Poliba Chorus, progetto musicale e formativo del Politecnico di Bari con ARCoPu, per l’anno accademico 2024-2025.

Il percorso è un progetto che esplora le leggi matematiche che governano la musica, ispirato dai martelli, incudini e dal monocordo di Pitagora, simboli dell’incontro tra scienza e arte.

Il programma inizia con la geometria del monocordo, strumento che ha rappresentato la connessione tra le proporzioni numeriche e la musica. Da questa base, il percorso si sviluppa attraverso le opere di Johann Sebastian Bach, maestro del contrappunto, per arrivare alle straordinarie invenzioni ritmiche e armoniche di Igor Stravinskij, che ha trasformato il linguaggio musicale del Novecento.

Il confronto con Arnold Schönberg, simbolo della musica del Novecento, evidenzia il delicato equilibrio tra razionalità matematica e libertà espressiva nell’atto compositivo.

Il programma prosegue con un’analisi delle opere di Karlheinz Stockhausen, che ha esplorato la fusione tra il razionale e l’irrazionale, utilizzando la matematica per creare nuove dimensioni sonore.

Per partecipare al programma “la Rivoluzione sonora” PRENOTA QUI il biglietto gratuito. Prenotazioni aperte sino alle ore 12,00 di mercoledì, 11 giugno 2025 e ad esaurimento dei posti disponibili.

Il Poliba Chorus. Nasce nel 2021 dalla collaborazione tra il Politecnico di Bari e ARCoPu. E' un progetto musicale e formativo aperto a coristi, studenti e appassionati della musica. L'esperienza corale è affidata alla guida del maestro Alessandro Fortunato. Nel 2022 la formazione ha realizzato un progetto dal titolo, “ll sogno e la notte”, articolando una pregevole proposta repertoriale incentrata sul buio che è perdita di riferimenti e assenza di luce, fluire di desideri che sfuggono al copione della coscienza, e che incontra la voce e si traduce in musica. La formazione è stata ospite fuori programma nella terza edizione de "I Concerti del Politecnico" oltre che nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico alla presenza del Ministro dell'Università e della Ricerca. Nel 2023 propone ha proposto un progetto dal titolo “The sound of nature”, vivendo da protagonista la stagione musicale universitaria.

Antonio Alessandro Fortunato - Classe 1985, si diploma in organo e pianoforte. Consegue il Master in musicoterapia seguendo corsi di pedagogia e didattica musicale presso l’Orff Institute di Salisburgo. Appassionato della voce e della coralità, ha seguito corsi di canto e didattica per la vocalità funzionale. Studia direzione di coro con direttori di coro di fama internazionale diplomandosi presso la Milano Choral Academy, l’Accademia Chigiana dove consegue il diploma di merito e borsa di studio come miglior allievo della classe di direzione di coro. È direttore di vari cori ed ensemble. Fortunato è organista, pianista e cembalista presso la Fondazione Lirico Sinfonica “Teatro Petruzzelli” di Bari e si occupa anche dell'insegnamento dei rudimenti della musica presso l’Istituto “Margherita” di Bari.

I Concerti del Politecnico, VI edizione, è una iniziativa, Politecnico di Bari, ARCoPu, Associazione Regionale dei Cori Pugliesi.

Comunicato stampa.

Carbone? O Fratino? Il Politecnico vota il nuovo Rettore

Bari, 3 giugno 2025 – Carbone? O Fratino? Chi sarà il nuovo Rettore del Politecnico di Bari per il prossimo sessennio 2025-2031? Lo decideranno i 785 elettori chiamati alle urne di Bari (aula magna “Attilio Alto”) e Taranto (quartiere Paolo VI), dopodomani, 5 giugno. Urne aperte dalle 9,00 alle 16,00.

I due candidati, Carbone e Fratino intanto, hanno provato a convincere gli incerti nell’incontro pubblico, moderato dal Decano d’ateneo, prof. Sergio Solimini, lo scorso 30 maggio in una affollata aula magna “Attilio Alto” misurandosi pubblicamente attraverso i loro programmi e le risposte alle domande del pubblico.

I candidati. Giuseppe Carbone, 53 anni, è Professore ordinario al Politecnico di Bari, dove insegna “Meccanica Applicata alle Macchine e di Tribologia”. Laurea in Ingegneria meccanica, è stato Direttore del Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management (DMMM) nonché Senatore Accademico (2018–2024). Attualmente ricopre la carica di Consigliere di Amministrazione del Politecnico. Ha sviluppato una intensa attività scientifica con oltre 220 pubblicazioni. È Presidente dell’Associazione Italiana di Tribologia.

Umberto Fratino, 60 anni, è Professore ordinario di “Costruzioni Idrauliche, Costruzioni Marittime e Idrologia” al Politecnico di Bari. Laurea in Ingegneria Civile, indirizzo Idraulica, è stato Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica (DICATECh) e componente del Senato Accademico del Politecnico di Bari. E’ stato Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari. Ha condotto attività di ricerca, anche all’estero, nel settore dell’ingegneria idraulica. È autore e/o coautore di circa 280 lavori scientifici.

Al voto sono stati invitati: il corpo docente (326); il personale tecnico-amministrativo-bibliotecario (282); i rappresentanti degli studenti (92); i rappresentanti dei ricercatori a tempo determinato (TDA) (85). Per queste ultime tre categorie il voto sarà pesato (ridotto) e differente. Il voto sarà elettronico (uVote) ed elaborato dal Cineca che consentirà un veloce scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi.

Con molta probabilità il neoRettore sarà eletto nel primo appuntamento con l’urna del 5 giugno, previa validità della votazione misurata su 1/3 degli aventi diritto (262 votanti). Ai candidati serve la maggioranza assoluta dei voti interi e pesati. Solo la non remota teoria delle schede bianche potrà fermare la sua elezione al primo turno (le altre date previste sono: 10 giugno, 17 giugno, 24 giugno - ballottaggio). Gli elettori potranno elettronicamente esercitare il diritto di voto accedendo ad una delle 8 postazioni telematiche installate a Bari (7) e Taranto (1). Dopo la identificazione dell’elettore da parte della commissione quest’ultimo potrà esprimere il suo voto mediante credenziali generate al momento vesro uno dei due candidati o votare scheda bianca. Non potranno esserci schede nulle. Sono 46 gli elettori infine che potranno esercitare, mediante SPID, il loro diritto-dovere di voto da remoto per giustificati motivi personali o logistici.

Comunicato stampa.

Ricerca, sedimenti portuali e gusci di mitili: da costo ambientale ed economico a nuova vita

Bari, 28 maggio 2025 – Il progetto europeo GreenLife4Seas (GL4S) è stato ufficialmente selezionato per prendere parte alla campagna “European Maritime Day In My Country 2025”, promossa dalla Commissione Europea dal 2018. Obiettivo: far comprendere ai cittadini che le attività marittime: turismo costiero, pesca, navigazione, acquacoltura, trasporto marittimo, energie rinnovabili off-shore sono fondamentali per l’ambiente e le economie dell’Unione Europea.
Nell’ambito di questa iniziativa, che vedrà coinvolta la città di Taranto con Marina Militare, Guardia Costiera, il progetto GreenLife4Seas (GL4S), coordinato dal Politecnico di Bari (dipartimento DICATECh), ha organizzato assieme a CNR-IRSA Taranto l’evento dal titolo “Sedimenti e Gusci di Mitili: una straordinaria storia da raccontare”. L’iniziativa si terrà venerdì, 30 maggio, dalle ore 9,15,presso il Castello Aragonese della Marina Militare.
L’incontro, nella forma di workshop interattivo, mirerà a sensibilizzare e condividere esperienze e ricerche in corso su temi cruciali come la gestione sostenibile dei sedimenti marini e il riutilizzo innovativo dei gusci di mitili a cui è dedicato il progetto GreenLife4Seas.
L'evento vedrà la partecipazione di autorità marittime, accademici, ricercatori, studenti. Tra gli interventi previsti, figurano quelli del Commissario straordinario per la bonifica di Taranto, dott. Vito Uricchio, e della prof.ssa Claudia Vitone del Politecnico di Bari, che illustrerà il contributo del progetto GL4S nel trasformare gli scarti marini in nuove risorse. 
I primi prototipi. Per l’occasione, saranno presentati i primi prototipi sviluppati dal team del progetto GL4S e un laboratorio interattivo, aperto a tutti i partecipanti, per toccare con mano le potenzialità della scienza al servizio dell’ambiente. 
L’evento si inserisce nel quadro dell’impegno del progetto GreenLife4Seas, finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea, che mira al recupero e riutilizzo sostenibile dei sedimenti dragati e dei gusci di mitili in ambito portuale, contribuendo alla transizione verso una blue economy circolare.

Questo il programma completo:

Ore 9,15. Introduzione. Comandante, Rosario Meo, Capitaneria di Porto di Taranto; Capitano di Vascello Cosimo Viscardi, Comando Interregionale Marittimo Sud; Ing. Lorenzo Ferrara, Tecnopolo Mediterraneo di Taranto; dott. Salvatore Toma, Confindustria Taranto
Amm. Isp. (CP) Vincenzo Leone, Direzione Marittima e AdSPMAM– Direttore marittimo e Commissario Straordinario. 
Ore 9,45. “Maree di Cambiamento: l'Agenda del Commissario per la bonifica e la rigenerazione dei Mari di Taranto” dott. Vito Uricchio, Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto. 
Ore 10:00. “La gestione dei sedimenti nell’ambito della Pianificazione di Bacino Distrettuale”, dott. geol. Gennaro Capasso, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.
Ore 10,15. “GreenLife4Seas (GL4S): da scienza e tecnologia nuovi paradigmi per scarti di origine marina”; Prof.ssa Claudia Vitone, Politecnico di Bari.
Ore 10,30. Problematiche relative ai sedimenti marini: stato attuale, criticità e proposte di gestione sostenibile dott.ssa Magda Di Leo, CNR IRSA.
Ore 10,45. “L’importanza del progetto GreenLife4Seas per i porti”; ing. Nancy Attolico, AdSPMAM.
Ore 11,00. “Impatto dell’uomo sull’ecosistema marino”. Presentazione a cura degli studenti classi 2^A e 2^C, IPSSEAO “Mediterraneo” Pulsano (TA).
Ore 11,15. Dimostrazioni sperimentali. “I primi prototipi di GreenLife4Seas: dalla ricerca all’applicazione”; dott.ssa Rossella Petti e dott.ssa Matilda Mali, Politecnico di Bari. “Geodesign. Materiali per ridefinire i confini tra mare e terra”; prof.ssa Rossana Carullo e studenti di Geodesign del Politecnico di Bari. Laboratorio interattivo Esperienze pratiche e confronto con i partecipanti.

Il Progetto in breve. GREENLIFE4SEAS (GReen Engineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shelle) è un progetto fortemente sostenuto dall’Unione Europea. Esso nasce dall’urgente necessità di trovare soluzioni sostenibili a due forti preoccupazioni ambientali: la produzione e lo smaltimento di 200 milioni di metri cubi di sedimenti, spesso contaminati, che vengono dragati ogni anno nei porti dell’Unione Europea e di 490.000 tonnellate annue di conchiglie (soprattutto cozze), quali rifiuti dell’acquacoltura dell’UE. 

GREENLIFE4SEAS ha inteso rispondere a queste esigenze dal 2023 con appositi studi e ricerche, sperimentazioni orientati a trasformare tali distinti rifiuti (che comportano relativi costi di smaltimento) in materia prima con relativo valore economico. 

Il progetto si fonda su tre pilastri principali. La realizzazione, alla scala reale, di quattro sottoprodotti innovativi: polvere di guscio, blocchi di pavimentazione, frangiflutti, massa stabilizzata per il settore edilizio, realizzati principalmente dal riutilizzo di gusci e sedimenti dragati (previa bonifica, se inquinati) e prodotti direttamente in situ con una tecnologia di miscelazione originale. Lo sviluppo di un modello di business solido e sostenibile per la raccolta e il trattamento in situ di gusci di mitili e sedimenti dragati, basato sulla tecnologia prototipale di un impianto mobile (GL4S) che produce i nuovi sottoprodotti: blocchi di pavimentazione, frangiflutti, stabilizzati, massa. Il superamento delle barriere normative attraverso la definizione di uno specifico protocollo autorizzativo per il riutilizzo dei sedimenti dragati per soluzioni ingegneristiche, quali sottoprodotti pilota da realizzare nel corso del GREENLIFE4SEAS.

GREENLIFE4SEAS ha coinvolto direttamente due Stati membri dell'UE: Italia e Grecia. I porti coinvolti sono: Bari, Barletta, La Spezia, Atene-Pireo. 

Comunicato stampa.

La Console Generale degli Stati Uniti, Tracy Roberts-Pounds in visita istituzionale al Politecnico di Bari

Bari, 21 maggio 2025 – La Console Generale degli Stati Uniti a Napoli, Tracy Roberts-Pound è stata in visita istituzionale al Politecnico di Bari lo scorso 19 maggio. 
L’intera delegazione USA è stata ricevuta dal Rettore, Francesco Cupertino presso il Dipartimento di Architettura, Costruzioni, Design (ARCOD). Presenti, delegati, docenti, studenti.
La visita ha trovato centralità sulle opportunità di Finanziamento alla Ricerca Scientifica offerte dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (U.S. Department of Defense – DoD), dall’U.S. Office of Naval Research (ONR) e dal programma Fulbright.
L’evento, aperto dai saluti del Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino, e della Console Generale degli Stati Uniti Tracy Roberts-Pounds, ha visto la partecipazione di autorevoli rappresentanti delle principali agenzie statunitensi impegnate nel sostegno alla ricerca scientifica a livello internazionale. Presenti: Juliet Beyler, Executive Director dell’U.S. Naval Forces Europe and Africa; Elena McCarthy, U.S. Office of Naval Research – Global (Londra, UK); Grant Thomas, U.S. Air Force Office of Scientific Research (Londra, UK); Federica Di Martino, Fulbright Educational Advisor. Moderatore, Vincenzo Spagnolo, Prorettore delegato alla Terza Missione e al Trasferimento Tecnologico del Poliba.
Durante l’incontro sono state illustrate le numerose opportunità offerte ai ricercatori italiani: dai programmi di mobilità e soggiorno presso enti statunitensi, al finanziamento di conferenze scientifiche, borse di studio, fino al sostegno di progetti di ricerca di base anche in assenza di collaborazioni già attive con università USA. È stato sottolineato l’approccio fortemente semplificato delle procedure di candidatura, focalizzato sulla qualità scientifica e sulla pubblicazione “open access” dei risultati, senza richieste burocratiche complesse.
Particolarmente apprezzata è stata la sessione dedicata a esperienze concrete di successo come quella del prof. Luigi La Ragione, ricercatore Poliba, beneficiario di un finanziamento di ricerca USA, dell’Office of Naval Research Global (ONR-Global) sul tema della “propagazione di onde acustiche su fondali marini".
Proposte e idee progettuali, in linea con le opportunità emerse, sono state avanzate da docenti, ricercatori, dottorandi del Poliba.
A conclusione dell’incontro, la delegazione americana, accompagnata dal Rettore, ha visitato il BINP – Build Innovation in Poliba, l’incubatore d’innovazione del Politecnico di Bari dedicato alla valorizzazione dell’imprenditorialità e al supporto alle startup tecnologiche. Durante la visita, la Console Generale e i rappresentanti delle agenzie statunitensi hanno avuto modo di confrontarsi con alcune delle startup più promettenti incubate all’interno del BINP. I dialoghi si sono focalizzati sulle potenziali sinergie nel campo dell’innovazione tecnologica, con particolare attenzione alle opportunità di collaborazione con il sistema statunitense della ricerca e dell’industria.
Parole di elogio sono state espresse dalla Console americana, Roberts-Pound che si appresta a lasciare la carica per altro incarico diplomatico, definendo il Politecnico di Bari un interlocutore di assoluto rilievo per promuovere la ricerca e le relative sinergie.

Comunicato stampa.