Scheda del corso
- TIPO DI CORSO
Dottorato di Ricerca - SEDE
Bari - DURATA
3 anni - AMMISSIONE
Con bando di concorso - COORDINATORE
Prof. Mario Daniele Piccioni
Il programma formativo, coerente con il Regolamento didattico della Scuola di Dottorato del Politecnico di Bari, approvato dal Consiglio della SCUDO del 24.03.2021, punta a fornire al futuro dottore di ricerca la capacità di svolgere ricerca avanzata ed autonoma nelle tematiche del dottorato, insieme ad elevate competenze professionali riversabili in ruoli di alto livello all’interno di enti pubblici, imprese e studi o società di progettazione.
Ai dottorandi sarà proposta una formazione comune orientata sia a potenziare il bagaglio culturale nelle materie di base, sia a fornire elementi specialistici su tematiche scientifiche innovative che possano essere di immediato interesse per le ricerche dottorali. Gli aspetti metodologici dell’attività di ricerca beneficeranno di appositi interventi formativi proposti dalla SCUDO. Ciascun dottorando, in base al progetto di ricerca assegnato dal Collegio per la tesi, sarà indirizzato a specifiche iniziative di formazione, quali frequenza di corsi e seminari, all’interno del Politecnico di Bari, dell’Università del Salento e dell’ITC-CNR, oppure presso altri Atenei o centri di ricerca o di formazione, in Italia ed all’Estero.
I temi portanti della formazione dottorale ruotano attorno al binomio “sicurezza – sostenibilità”, e riguardano l’analisi e la valutazione del rischio nelle costruzioni, la diagnosi ed il monitoraggio delle strutture e delle infrastrutture; la progettazione di interventi strutturali innovativi ed al contempo sostenibili per la protezione dal rischio di edifici ed infrastrutture; la sperimentazione e la diffusione di nuovi materiali da costruzione, finalizzati ad un maggior utilizzo del riciclo e ad un ridotto impatto ambientale; l’innovazione nel progetto degli spazi, degli elementi tecnologici e degli impianti, adottando soluzioni pienamente sostenibili e a basso impatto ambientale e razionalizzando l’uso dell’energia e l’approvvigionamento da fonti rinnovabili. In tal modo, il Dottorato darà il proprio contributo sui temi dello Smart Building, dello Net Zero Buildings, degli Smart Districts, al fine di contenere i consumi energetici e garantire costruzioni ed impiantistiche eco- sostenibili, sicure e resilienti.
La formazione riguarderà inoltre le strategie per l’incremento della resilienza energetica di distretti urbani ai cambiamenti climatici a scala locale e globale, lo sviluppo di soluzioni digitali in X-reality per la conoscenza, la pianificazione di interventi di manutenzione e la gestione delle costruzioni esistenti e nuove, la gestione avanzata ed efficiente delle infrastrutture.
Ulteriore tema di particolare rilevanza è lo sviluppo di strategie innovative per la diagnosi, il monitoraggio, l’analisi strutturale, la valutazione di vulnerabilità, il consolidamento e la riqualificazione, anche impiantistica, del patrimonio di costruzioni di interesse storico.
Guardando al versante delle costruzioni industriali, la formazione punterà al miglioramento dell’approccio progettuale ai fini della sicurezza e della sostenibilità di strutture, macchine e impianti, con riferimento sia alle problematiche di affidabilità e sicurezza di grandi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (strutture per l’eolico di grandi dimensioni e off-shore), sia alla necessità di un maggiore ricorso a fonti di approvvigionamento energetico su piccola scala e diffuse sul territorio (applicazioni del micro e mini eolico e quelle del fotovoltaico e solare termico su strutture esistenti), sia a quelle relative al recupero e al riuso di materiali.
In questo contesto, si affronteranno i temi della progettazione di impianti ed elementi di impianti innovativi ad elevata efficienza energetica (scambiatori di calore ad alta efficienza, pompe di calore geotermiche, nanofluidi e nanotecnologie per lo scambio termico, sistemi a biomasse, sistemi termofotovoltaici), incluso lo sviluppo e/o miglioramento di tecniche e strumenti per la diagnostica e la manutenzione predittiva ai fini del miglioramento dell’affidabilità e della sicurezza; della progettazione ed organizzazione degli spazi e dei relativi elementi tecnologici che consentano di massimizzare la circolarità del processo produttivo, anche attraverso l’implementazione di tecniche di remanufacturing/reshaping basate sull’utilizzo di processi innovativi; dello sviluppo di modelli suimulation based per l’analisi della sostenibilità ambientale e della resilienza di sistemi industriali complessi e di modelli dinamici di risk analysis in ambiti incerti.
Il Dottorato, grazie anche al suo approccio spiccatamente pluridisciplinare, che intreccia le competenze delle aree culturali dell’Ingegneria Civile, dell’Architettura, e dell’Ingegneria Industriale, punta a costituire un percorso formativo privilegiato per la creazione di figure professionali di elevato livello, con competenze e conoscenze che lo inseriscono in uno scenario di lavoro in ambito di alta innovatività` su aggregati di capacita` e su problemi che necessitano conoscenze multidisciplinari, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies.
Saranno formati ricercatori qualificati, in grado di orientare le scelte progettuali al fine di migliorare l’affidabilità e la sicurezza di strutture, infrastrutture, macchine e impianti, nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nel recupero nell’ottica dell’economia circolare.
Gli sbocchi occupazionali riguardano i seguenti ambiti:
- la ricerca: i dottori di ricerca potranno intraprendere la carriera scientifica presso Atenei ed Enti di ricerca, italiani ed esteri. Potranno inoltre trovare impiego nello svolgimento, nel coordinamento e nella gestione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico all’interno di strutture di ricerca e sviluppo di aziende e imprese attive nei campi di interesse del corso;
- gli enti pubblici: le competenze metodologiche, disciplinari e tecnologiche, unitamente alla capacità interpretative acquisite dai dottori di ricerca possono rappresentare un grande valore aggiunto per le strutture pubbliche chiamate ad attuare gli obiettivi del PNRR relativi alla Rivoluzione Verde ed alla Transizione Ecologica (M2), quali Ministeri, Regioni, Comuni, Soprintendenze, enti di gestione del patrimonio e delle reti infrastrutturali. Ad esempio, i dottori di ricerca saranno candidati ideali a ricoprire posizioni di energy manager, responsabili per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, con avanzate competenze in sistemi quali ISO 50001.
- le imprese: le competenze acquisite in termini di capacità di risolvere problemi ad elevata complessità e di spiccato carattere multidisciplinare nell'ambito della protezione civile, della sostenibilità e del controllo della sicurezza, di costruzioni civili e industriali fanno del dottore di ricerca una figura, esperta di sostenibilità, che risulta attualmente molto richiesta dalle imprese operanti in settori quali l'Ingegneria Civile, l'Ingegneria Ambientale, l'Ingegneria della Sicurezza, il manifatturiero, la realizzazione di impianti e sistemi per la produzione di energia, i sistemi informatici di gestione, la produzione di componenti edilizi.
- la libera professione: in società e studi di progettazione integrata, specie quelli orientati alla gestione di progetti complessi e di opere pubbliche strategiche e di infrastrutture di rilevante importanza, alla pianificazione del territorio, alla progettazione di edifici sostenibili, alla riqualificazione del patrimonio di costruzioni civili e industriali.